Storie e racconti di dominazione femminile

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Ciao sono Anna, sono una donna molto passionale e attraente di 43 anni. Sin da quando ero ragazza la cosa che mi faceva eccitare di più in assoluto è sempre stato il potere.

Dirigo un’azienda di marketing e sotto di me ho tanti uomini e donne da comandare, ma amo avere il potere anche a letto. Amo il sesso e diverse pratiche di bondage, nelle quali riesco ad esprimere al meglio me stessa e soddisfare tutte le mie necessità.

Grazie al mio lavoro sono sempre in contatto con gente nuova e trovo spesso delle persone che riescono a capire le mie esigenze, sia uomini sia donne, non metto limiti alle mie esperienze.

Sesso e bondage in ufficio

Voglio condividere con voi un reale racconto erotico di strapon – bondage, in sostanza si tratta di svelare alcuni episodi erotici ed eccitanti della mia vita, perché vale la pena ve lo assicuro. La miglior sessione di bondage l’ho avuta la settimana scorsa con un impiegato del mio ufficio, insomma lo so unire lavoro e sesso può essere controproducente, ma se si è d’accordo si può arrivare.

Io rimango in ufficio sempre sino a tardi e la settimana scorsa Alessio mi ha aiutato a sbrigare gli ultimi conti. A stretto contatto ci siamo resi conto dell’attrazione fisica che ci legava, è bastato un attimo per capire dove volevamo andare a parare. Io sono una donna molto dominante e fargli capire che desideravo legarlo è stato semplice.

L’eccitazione è subito cresciuta, mentre si spogliava io già cercavo qualcosa nel mio cassetto sempre chiuso a chiave. Li tempo sempre per ogni evenienza i miei giocattoli preferiti: manette, dildo, strapon e qualche corda.
Ho afferrato le manette e ho lanciato un ordine ad Alessio “mettiti a quattro zampe per terra”. Lui ha obbedito subito e ho deciso di legargli le mani con le manette e le caviglie con una corda, ero estasiata. Vi state chiedendo perché l’ho fatto mettere a carponi? Prima di tutto ho preso subito a schiaffeggiargli le natiche e lui gemeva di piacere ad ogni sculacciata, non avevo altri oggetti quindi ho usato solo le mani.

Ho un frustino che adoro, ma ovviamente ce l’ho a casa e non in ufficio. Poi mi è venuta un’idea, presa dall’eccitazione afferro dal cassetto lo strapon, lo indosso e decido di penetrarlo. Dopo aver ben lubrificato con la saliva, ho penetrato il suo bel culetto, facendolo godere come non mai. Ha sborrato tutto il pavimento dell’ufficio. Mi sono bagnata così tanto che non vedevo l’ora mi leccasse. Allora ho deciso di slegargli le caviglie e gli ho ordinato di leccarmi la figa con tutta la sua forza, è stata veramente un’esplosione. Spero che questa settimana potremo rimanere un’altra volta a tu per tu nell’ufficio della perdizione.

Bondage lesbo con l’intrusione del vicino di casa

Io e la mia amica Michela passiamo sempre delle bellissime serate insieme, ci vediamo spesso dopo il lavoro e a volte tra una risata e l’altra scappa anche qualcosa di diverso. A lei piace essere sottomessa, come già sapete a me piace eccitarmi invece esattamente nel modo opposto. Lei è molto attraente e seduttiva, mi piace quando mi lancia degli sguardi infuocati. Quando ha voglia di essere scopata lo capisco subito e non vedo l’ora di godere insieme a lei come una porca. Ieri la nostra cena intima è finita alle quattro del mattino, era un sabato quindi potevamo fare tardi. Non abbiamo neanche finito il vino che già eravamo nella mia stanza del piacere a provare un nuovo acquisto fluorescente.

Dopo esserci spogliate con energia l’ho bendata e le ho legato i polsi alla spalliera del letto con due lacci morbidi. Non poteva che rimettersi nella mie mani e nella mia lingua. Ho iniziato a leccarla con forza e farla godere, più la leccavo più entrambe ci bagnavamo. Poi con un dildo ho iniziato a penetrarla sempre più forte, sapevo che voleva essere scopata così.

Poi ho deciso di slegarle le mani e sbatterla forte contro il muro, a quel punto ho preso uni strapon e l’ho scopata da dietro con tutta l’energia che avevo. Evidentemente i colpi al muro facevano rumore, come anche le urla di piacere; questo deve aver destato la curiosità del mio vicino di casa, che ha suonato alla porta con già il suo arnese si fuori. Ma forse non aveva capito bene con chi avesse a che fare, una vera dominatrice e la sua schiavetta occasionale.

L’abbiamo buttato con forza sul letto e dopo averlo immobilizzato per bene l’abbiamo penetrato a turno con strapon di varia grandezza. Forse non l’aveva mai fatto prima, ma i suoi gemiti di piacere mi hanno fatto capire che gli piaceva.

Dopo averlo slegato ho chiesto a Michela di succhiarglielo con forza, mentre io lo scopavo con lo strapon. Le ha sborrato in bocca e sulle tette, una vera soddisfazione, infatti in quel momento sono venuta anche io. Una serata fantastica.

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