BDSM, i falsi miti

I falsi miti del BDSM
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Se hai letto o visto la trilogia di 50 Sfumature o il portale per eccellenza su cui trovare i migliori siti per BDSM ti si è aperto per
caso e ora muori dalla curiosità di sapere tutto su questo argomento, stai tranquillo, perché non tutti hanno
le idee chiare su queste pratiche. Miti e leggende su questo lato oscuro dell’erotismo, da molti considerato
ancora un tabù.

BDSM e pregiudizio

Riguardo alle varie pratiche sessuali, parlare di BDSM sembra ancora un qualcosa di sporco, un tabù inviolabile da ragazzi e ragazze perbene. Un patos segreto, che quando si viola è una tragedia. Perché la sigla BDSM attira pregiudizi negativi dove il sesso più che sinonimo di piacere è visto come dolore, sofferenza e sopraffazione. 

Si può affermare che questa pratica è il lato oscuro dell’erotismo, qualcosa da tenere nascosto e segreto. Ma le cose non stanno esattamente così, altrimenti il sito dove trovare i migliori siti per BDSM non esisterebbe neanche sul dark web. In primis, bisogna fare chiarezza su cosa mai significhi BSDM. Esso è un acronimo di bondage, dominazione, sadismo e masochismo e identifica una vasta gamma di pratiche e giochi erotici per esplorare il sesso attraverso il ruolo di “dominatore” e di “sottomesso”. 

Si tratta di una disciplina riconosciuta anche da esperti psicoterapeuti e sessuologi e che non implica una tortura psicologica, bensì un rapporto creato all’insegna della libertà, del gioco e del giudizio indipendente. Purtroppo, nel corso degli anni, ci sono state delle false credenze che hanno contribuito a minare il rapporto tra sessualità e pudore nei confronti di queste pratiche. Siete pronti per sfatare un bel po’ di miti? 

Giochi erotici estremi e BDSM maschilista

La prima menzogna che si sente molto spesso riguardo al BDSM è che questo tipo di rapporto non è mai consensuale. Grosso errore! Esso deve per forza esserlo, in quanto, proprio come ogni incontro, il dialogo è importante per capire cosa piace a entrambi e cosa no. 

Nel BDSM tutto deve essere consensuale al 100%, perché le regole e i limiti vengono stabiliti con una comunicazione chiara e precisa prima che il gioco inizi. Viene stipulato un accordo paritario, accettato da entrambi i partner, in modo consapevole su fin dove ci si può spingere, a dimostrazione del fatto che tutto si basa sul rispetto e sull’ascolto delle esigenze dell’altro. 

Tra le altre cose, si stabilisce anche la cosiddetta “safe word”, una parola di sicurezza, che quando viene pronunciata, ferma all’istante il gioco erotico. È storia recente che ci sono state delle tragedie proprio per questa grave mancanza, ma è meglio pensarci prima in quanto basta una disattenzione a rendere tutto fatale. 

Seconda bugia: il BDSM propende per il maschilismo. Il ruolo della donna, secondo gli inesperti, è quello della povera vittima sottomessa, quando in realtà ci sono tantissime mistress. La parte che si sceglie non è mai legata al genere sessuale, bensì è solo funzionale all’esperienza che si vuole provare. Il tutto si basa sull’emotività e il desiderio di avere o di perdere il controllo.

 Spesso, il ruolo che si gioca può essere opposto a quello che si ha nella vita di tutti i giorni. Capita che chi per lavoro ha delle responsabilità o ha il potere, voglia a tutti i costi fare lo slave, viceversa il normale impiegato. Non bisogna dimenticare che il tutto è un gioco e ci si ferma al ruolo solo in questo contesto, mentre al di fuori si continua con la vita di tutti i giorni. Si aggiunge anche che non sempre si arriva al vero e proprio rapporto sessuale per essere appagati. 

Questo è un altro falso mito, in quanto la pratica non è legata al sesso e soprattutto alla penetrazione. Esattamente come il bondage, dove si lega l’atra persona con le corde, anche in questo caso ci si può fermare fino a un certo punto. Esattamente come l’atto del legare simboleggia un legame intimo e profondo, il BDSM libera l’anima fustigando il corpo. 

Si tratta semplicemente di giochi, sensazioni e fantasie equilibrate dalla dinamica del controllo e del potere. Inoltre, queste pratiche aiutano la comunicazione tra i partner rendendola molto più profonda del normale e, paradossalmente, stimola ad aumentare l’intimità nella coppia. 

Vantaggi, poteri e ruoli nel BDSM

Non è vero neanche che il BDSM sia incentrato unicamente sul potere: questa disciplina erotica non ruota intorno al concetto di sopraffazione, bensì alla capacità di guidare l’altra persona in und determinato percorso di piacere. 

Tutto si deve basare sull’ascolto e sull’accudimento, quindi ci deve essere anche un rapporto di fiducia tale da affidarsi l’uno all’altra. Per queste ragioni, non ci può essere l’idea di usare il controllo in modo irresponsabile, il voler strumentalizzare chi si sottomette.

 Ragion per cui è fondamentale affidarsi a mani esperte e non improvvisare.  Falsa anche la credenza che questa pratica sia solo pelle e catene: ci possono essere attività estreme come soft, ad esempio ci si può fermare solo a bendare l’altro o mettergli le manette di peluches. Niente frustini alla Mr.Grey, anche se è vero che il BDSM includa anche fetish e giochi di ruolo che attivano o escludano determinati sensi. 

Quello che realmente conta è liberare la voglia di trasgredire ai propri limiti. Il che ci porta a parlare dei ruoli, ovvero il dominatore e il sottomesso. 

Non è detto che le parti possano essere così rigide, bisogna solo sperimentare e capire qual è quella in cui ci si sente più a proprio agio. Il tutto funziona come le posizioni sessuali, a volte è bello stare sotto, altre sopra, altre ancora sperimentare qualcosa di nuovo. 

Master e mistress, i dominatori, non devono mai usare i rispettivi slave, bensì prendersene cura e assecondando il suo desiderio di essere schiavo.  Tornando ai propri limiti, molte persone inesperte arrivano alla conclusione che questa pratica sia relativamente sbagliata e sporca.

 Chi ha avuto una educazione molto rigida o tabù sessuali potrebbe pensarla così, in realtà è un modo come un altro di vivere l’eros e per sperimentare qualcosa di nuovo senza vergogna. Esistono diversi studi che affermano che chi pratica BDSM ha alti livelli di benessere psico-fisico perché bisogna essere sempre sinceri ed empatici, creando così meno frustrazione, meno ipocrisie, finzioni e bugie. 

Questione dolore. Anche qui, l’argomento deve essere chiarito. Si può provare più o meno sofferenza, dipende dal tipo di gioco che si è scelto, ma tanti di essi non prevedono neanche il contatto fisico. Sono tanti gli esempi di giochi a distanza, anche perché l’assenza aumenta l’eccitazione. 

E si sceglie in maniera consapevole di fare esperienze in cui si prevede il dolore, dopo ci sarà sempre una fase in cui ci si coccola e ci si accudisce, quasi come un rituale che accompagna l’altro fino alla fine, per terminare l’esperienza in maniera emotivamente corretta e uscendo dal ruolo e dal gioco erotico in modo del tutto naturale. 

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